alluvione: dalla Provincia i primi aiuti alle imprese

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Giunta provinciale aperta questo pomeriggio nell’aula consigliare del municipio di Galatone. All’ordine del giorno i danni provocati dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Salento il 12 e 13 novembre u.s e la discussione di uno specifico provvedimento da adottare in favore delle imprese danneggiate. All’assise hanno preso parte anche i sindaci dei comuni di Aradeo, Copertino, Nardò, Galatina, Galatone, Gallipoli, Leveranno, Sannicola e Seclì, particolarmente colpiti e danneggiati dalle piogge torrenziali.
Queste nove municipalità, all’indomani dell’evento calamitoso, su invito del primo cittadino galateo, Luigi Vaglio si erano riuniti concordando unanimemente nell’elaborazione di una lettera rivolta al Prefetto per richiedere con la massima urgenza la convocazione un Tavolo di Concertazione tra i Sindaci, la Provincia di Lecce, la Regione Puglia, il Consorzio di Bonifica dell’Arneo, il Consorzio di Bonifica Ugento-Li Foggi, i Parlamentari salentini.
Dopo tale incontro il sindaco Vaglio ha richiesto all’Amministrazione provinciale una particolare attenzione verso la pesante condizione vissuta dai tanti cittadini gravemente danneggiati dall’inondazione.
Per tramite dell’Assessore provinciale al bilancio Carmine Caputo, Presidente del Consiglio Comunale di Galatone, tale sollecitazione è giunta a destinazione e immediatamente accolta convocando la riunione della Giunta proprio in uno dei comuni più colpiti, aspetto immediatamente colto dal Presidente Giovanni Pellegrino nel suo intervento di apertura dei lavori. Successivamente l’assessore al bilancio ha illustrato l’intervento di sostegno elaborato in favore delle molte imprese che hanno subito allagamenti, il danneggiamento delle scorte, danni gravissimi agli impianti e alle strutture tali da pregiudicare la ripresa dell’attività.
La Giunta ha votato a favore di tale delibera che prevede aiuti alle imprese in copertura del 70% del danno subito e entro un massimale di 100.000 €.
L’importo complessivo che la Provincia finanzierà è di 3.500.000€che verranno erogati nella forma del prestito senza interesse.
A poter accedere al finanziamento saranno le aziende che non abbiano pendenze legali o fallimentari in corso, che erano in regolare attività (per gli altri dettagli si rinvia la testo della delibera). La provincia si accollerà inoltre l’onere di un premio assicurativo a garanzia dell’intero importo finanziato.
Alla illustrazione della delibera e alla sua approvazione ha fatto seguito un libero dibattito che ha messo in evidenza le difficoltà che oggi vive il territorio leccese, privo di fiumi, depauperato da bonifiche agrarie poco accorte delle fonti superficiali e delle sorgenti, con sistemi di regimentazione delle acque totalmente insufficienti. Quanto verificatosi il 12 e 13 novembre ha dimostrato come il problema non risieda, come erroneamente si è creduto, nella rete fognante bianca dei centri urbani ma sia un problema di bacino idrico territoriale. Un dato su tutti: in quei giorni il canale dell’Asso aveva una portata di 63 metri cubi di acqua al secondo quando la sua complessiva capacità di smaltimento è al massimo di 28 metri cubi al secondo.
È chiaro che l’acqua che non poteva essere smaltita è esondata. Su queste considerazioni è stato coinvolto il ruolo dei Consorzi di Bonifica. Non a caso, ha ricordato il sindaco Vaglio, al tavolo di concertazione richiesto alla Prefettura sono convocati anche tali consorzi e la Regione. Su questo punto il Presidente Pellegrino ha fatto notare come il territorio della Puglia sia troppo diversificato perché a livello regionale si possano attuare politiche valide per tutte le specifiche realtà. La situazione che il Salento ormai vive è un drammatico paradosso. Interrate le fonti superficiali, per le esigenze agricole e civili si attinge sempre più alla falda profonda tanto da rischiarne la salinizzazione, soprattutto nei periodi si siccità. Quando piove, le precipitazioni sono torrenziali e dopo aver fatto danni con alluvioni e allagameti, defluiscono direttamente a mare senza rifornire la falda profonda. “Un grande spreco di ricchezza - l’ha definito Pellegrino con una efficace immagine- E’ come se su un uomo piovesse da cielo tutta insieme una tonnellata di monete di oro. L’uomo ne resta ucciso senza arricchirsene”. Il Presidente ha richiamato un progetto della Provincia, peraltro inserito nel programma elettorale, per la realizzazione di un sistema di bacini di raccolta dell’acqua, ma presuppone maggior delega da parte della Regione.

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