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Sarà il dialogo con il Crocifisso nelle tre fasi della vita il tema dell’intenso momento di spettacolo e di riflessione che Marcella Cucci e il Gruppo Isole Pro Loco proporranno mercoledì 23 nella chiesa Madre, nell’ambito del calendario di manifestazioni proposte dall’Amministrazione Comunale in occasione delle festività natalizie.
Il testo, di Feliciano Prosperi, giunge a Galatone dopo il grande successo riscosso dalle rappresentazioni a Perugia di Paris Faffa, amico dello scrittore e vero ispiratore di questa opera. Il filo conduttore è l’intimo colloquio del cristiano di ogni tempo e di ogni età con Cristo sulla croce, attraverso le esperienze, le sensibilità e ricordi nelle diverse fasi della vita.
L’infanzia si stupisce di fronte alla maestosità del Crocifisso e scopre il dolore e l’orrore per la violenza. Nella giovinezza l’uomo vive il conflitto tra gli ideali che l’apparente indifferenza di Dio sembra tradire nel mondo. Con la maturità si giunge infine a comprendere che la lontananza di Dio è solo apparente e che Egli in realtà è nell’umanità ma opera con logiche differenti dalla nostra.
La proposta artistica di Marcella Cucci giunge in occasione delle festività natalizie come una provocazione, un invito ad una riflessione autentica e una condanna dell’ipocrisia.
“In questi giorni- spiega la stessa Marcella – siamo propensi a festeggiare la nascita di Gesù dimenticandoci completamente che è stato accolto tra palme e onori dagli stessi che lo hanno condannato ingiustamente e crocifisso. Si festeggia il Natale ma nemmeno un pensiero viene rivolto neppure a S. Stefano, morto martire o alla strage degli Innocenti del 28 dicembre. E’facile dimenticarsi del male fatto, è molto più comoda la festa. Questa lettura dunque deve portarci a riflettere, attraverso testo bellissimo che esprime quello che tutti abbiamo pensato e non riusciamo a dire.”
Questo dunque il messaggio profondo che ci offre questa giovane autrice, laureanda lettere filosofia, che in questo allestimento si è avvalsa della collaborazione di un altro giovane artista, Francesco Rizzo, compositore sensibile ed originale, cui è affidato il commento musicale “di archi su un tappeto elettronico” tra sperimentazione e musica religiosa, con brani come “Kirie”, “Eden” e “Verso Betelemme”. Uno “spettacolo” di grande attualità in questo tempo segnato da conflitti bellici. Un passaggio recita: “perché non trasformi in boomerang ogni bomba che viene lanciata sugli innocenti”, e ancora “avrei voluto accusarti per la tua apatia e inerzia che ai miei occhi diventavano complici del male nel mondo e colpevoli per i suoi effetti devastanti nel mondo”. Pensieri e dubbi che l’uomo rivolge a Dio alla ricerca di risposte. Un occasione per rendere questo Natale qualcosa di più di una festa, mercoledì 23 dicembre, nella chiesa di S. Maria Assunta, alle 19.30.