IV NOVEMBRE 2012

Discorso del Sindaco

Manifesto

Dettagli della notizia


Cari concittadini, oggi IV Novembre, siamo qui per celebrare questa importante ricorrenza che rappresenta, non solo l’anniversario della fine della Grande Guerra ma anche la commemorazione dell’Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate.

Saluto e ringrazio, l’Associazione dell’Arma Aeronautica per l’impegno profuso nell’organizzazione di questa commemorazione promossa dall’Amministrazione Comunale. Un saluto e un ringraziamento, inoltre, a tutte le autorità qui convenute, all’Associazione Combattenti e Reduci, a tutte le associazioni combattentistiche, militari e civili in rappresentanza della città di Galatone e della Patria a cui tutti apparteniamo, e a tutti i cittadini che celebrano con sentimento e con rispetto questa ricorrenza.

Data, quella del IV Novembre 1918, in cui, in seguito alla vittoria delle truppe italiane sugli austriaci, sconfitti sul campo di battaglia di Vittorio Veneto, entrava in vigore l’armistizio firmato a Villa Giusti tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico, ponendo fine alla Prima Guerra Mondiale e portando a compimento il processo dell’Unità ispirato dagli ideali risorgimentali.

La guerra, che doveva consumarsi in modo rapido e sferzante secondo le  intenzioni dei contendenti, coinvolse tanti paesi e divenne, da guerra di movimento, lunga e logorante guerra di trincea, disegnando lo scenario doloroso e drammatico di  uno scontro militare mondiale che portò tanti lutti e sofferenze e risultò il più sanguinoso e rovinoso di quelli che lo avevano preceduto, creando i presupposti per l’ancora più tragico secondo conflitto mondiale.

Oggi, davanti a questo monumento testimoniamo un importante momento della nostra storia, una delle pagine più eroiche della storia d’Italia intrisa dei suoi più profondi valori, e deponiamo una corona d’alloro per commemorare e rendere omaggio ai quasi 700 mila italiani Caduti in Guerra, ma anche a coloro che furono mutilati o rimasero gravemente feriti, per onorare il sacrificio di tanti soldati, uomini, padri, figli, dei nostri concittadini e di tutti coloro che sacrificarono la propria vita per la nostra Patria, l’Italia.

Un sacrificio ancor vivo nel cuore e nei ricordi di chi ha vissuto quei giorni, di chi li ha rivissuti nei racconti dei genitori e dei nonni, delle famiglie che hanno perduto i loro affetti più cari.

Un sacrificio che ha costruito e continua a costruire il sogno della Pace, sancito ad oggi per noi nei valori dell’Unione Europea, un sogno che ogni giorno, oggi come ieri, difendono le nostre Forze Armate che prestano la loro opera nei tanti luoghi di guerra sparsi per il mondo.

E, quindi, rivolgiamo il nostro pensiero e il nostro più sentito apprezzamento e ringraziamento ai tanti militari impegnati all’estero, a coloro, anche nostri concittadini, caduti prestando servizio in nome della Patria a scopi umanitari, e a coloro che, giorno dopo giorno,  mettono a repentaglio la propria vita per affermare, attraverso le missioni di pace, la legalità, la giustizia, la democrazia, la civiltà, in quei luoghi in cui ancora fatica ad attecchire e consolidarsi.

E questo sacrificio estremo non si può e non si deve dimenticare, perché non vuol essere solo l’esaltazione del valore eroico dei nostri soldati, ma un’occasione per rivalutare e onorare la memoria di un passato che, insieme a tante altre tappe della nostra storia , rappresenta l’insieme dei valori sanciti nella nostra Costituzione, le fondamenta sulle quali è stata edificata la civiltà democratica in cui viviamo e dalle quali partire per costruire il futuro del nostro popolo.

Un passato, quindi, non da guardare con distacco, come ricordo di un tempo che è stato e che non c’è più, ma un’occasione per rivisitarlo, ripercorrendo i valori che lo hanno animato, esempio e stimolo per tutti noi ad una rinnovata responsabilità civile, da costruire quotidianamente, a partire di chi amministra la “res pubblica”  e coinvolgendo tutti i cittadini, perché il raggiungimento di qualsiasi traguardo deriva dalla sintesi dei comportamenti individuali, della sensibilità e della passione di ciascuno.

Un coinvolgimento che deve riguardare, in modo particolare, i ragazzi, poiché noi adulti abbiamo la responsabilità dell’educazione delle nuove generazioni, un’educazione che non si fermi solo alle pagine dei libri di scuola ma sia anche rapporto continuo e costante tra le generazioni, per trasmettere con passione il patrimonio dei nostri valori, e dare sempre nuovi e fondamentali significati alle parole pace e patria.

Del resto viviamo un periodo particolarmente delicato, in un presente non immune da piccole e grandi  tragedie, in un momento in cui accanto alla crisi economica e finanziaria, che annebbia l’orizzonte e rende faticoso il vivere quotidiano, occorre affrontare emergenze sociali preoccupanti e le sfide di un mondo sempre più globalizzato.

La ricorrenza odierna sia, allora, in grado di sollecitare in noi la riflessione che la guerra non può e non deve essere lo strumento per risolvere i problemi tra i popoli e le esperienze del passato ci insegnino l’importanza dei valori della vita e della convivenza civile.

I valori, di ieri e di oggi, ci invitino ad una rinnovata responsabilità civica e ad unirci con coraggio e forza, in un impegno civile, sociale e politico verso la pace, la legalità, la giustizia, seguendo quegli ideali che culminano nell’amore per la nostra patria e che ci uniscono nelle ricorrenze come quella di oggi, festa corale e condivisa, festa delle forze armate, festa del popolo italiano e dell’orgoglio della sua nazione.

Viva l’Italia!



 



 

Media

Manifesto

Direttiva per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti

Commenta la seguente affermazione: "ho trovato utile, completa e corretta l'informazione."
  • 1 - COMPLETAMENTE IN DISACCORDO
  • 2 - IN DISACCORDO
  • 3 - POCO D'ACCORDO
  • 4 - ABBASTANZA D'ACCORDO
  • 5 - D'ACCORDO
  • 6 - COMPLETAMENTE D'ACCORDO

Il presente modulo utilizza i cookies di Google reCaptcha per migliorare l'esperienza di navigazione. Disabilitando i cookie di profilazione del portale, il form potrebbe non funzionare correttamente.