LA MORTE DOMESTICATA: una mostra sulla grotta dei Cappuccini
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La Morte domesticata. Gioca su due immagini forti e apparentemente contraddittorie quali la morte e la casa, generando mistero e curiosità, il titolo della mostra documentaria dedicata alla Grotta dei Cappuccini allestita presso il palazzo Marchesale di Galatone dal 16 luglio al 30 settembre. L’esposizione è proposta dall’Amministrazione comunale di Galatone nell’ambito del programma dell’Estate galatea 2005 ed è realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Lecce, la Provincia e la Sopraintendenza Archeologica della Puglia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’esposizione raccoglie olle, ciotole, scodelle, utensili in pietra e in osso rinvenuti nella grottella adibita a scopi rituali o funerari del terzo millennio A.C.. Oggetti di uso comune, accanto a numerosissimi resti umani, riconducono al corredo funebre che ricrea nella tomba la familiarità domestica. Un viaggio nel passato più remoto e misterioso del Salento che verrà inaugurato alle ore 18.30con il saluto del sindaco Luigi Vaglio e del Presidente della Provincia Giovanni Pellegrino, cui faranno seguito gli interventi del Preside della Facoltà di Beni Culturali Marcello Guaitoli, del Direttore del Dip. di Beni Culturali dell’Università di Lecce Aldo Siciliano, del Direttore IBAM-CNR Francesco D’Andria, del Direttore del Museo Provinciale S. Castromediano Antonio Cassiano, di Giuseppe Andreassi della Sopraintendenza Archeologica della Puglia ed Elettra Ingravallo, docente di Paletnologia dell’Università di Lecce. Saranno presenti anche Laura e Renata Cremonesi, moglie e figlia del prof. Giuliano Cremonesi, paletnologo e primo studioso della grotta dei Cappuccini.
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