Carissimi,
la festa del Santissimo Crocifisso della Pietà torna a parlare ai nostri cuori e alle nostre coscienze. Le radici e le tradizioni di Galatone passano da questi giorni di incontri e di speranza e germogliano nel solco del legame indissolubile tra il Crocifisso e una comunità fatta di volti, di persone, di luoghi e di sogni. E da questo legame inscindibile continuiamo a ricevere protezione, coraggio e amore. È un rapporto unico che per Galatone va avanti da più di 400 anni e che continuerà a camminare anche ad di là del tempo e delle nostre mancanze e fragilità umane, debolezze che fanno parte di ogni comunità che sa abbracciare limiti e bellezza. Torniamo quindi a fare memoria di una grande storia d’amore, voluta da Dio, tra i galatonesi e Gesù Crocifisso. Sono giorni che parlano di noi, di un dono che ci appartiene, fatto di tradizioni, fede e devozione, identità e valori comuni: emozioni che provengono dal passato ma che, ogni anno di più, hanno la straordinaria forza di indicarci la strada maestra del nostro futuro e della nostra vita. Nella memoria che si fa speranza troviamo quindi la bussola del nostro cammino. E per questo, è vera festa se impareremo ad accrescere in noi sentimenti di amore, pace e fratellanza vincendo la tentazione dell’indifferenza per orientare ogni nostro sforzo verso il bene comune. Ringrazio il Rettore del santuario Agostino Lezzi e il Comitato per l’impegno e la passione con cui celebrano e fanno rivivere la nostra storia. Che sia una festa di rinascita. Un auspicio che voglio affidare alla nostra comunità attraverso la preghiera e le parole di un profeta di pace come don Tonino Bello: “Dai, Signore, a questi miei amici e fratelli la forza di osare di più. La capacità di inventarsi. La gioia di prendere il largo. Il fremito di speranze nuove. Dai ad essi, Signore, la volontà decisa di rompere gli ormeggi. Fa' provare l'ebbrezza di camminare insieme. Dona alla comunità una solidarietà nuova, una comunione profonda, una «cospirazione» tenace. Falle sentire che per crescere insieme non basta tirar dall'armadio del passato i ricordi splendidi e fastosi, di un tempo, ma occorre spalancare la finestra del futuro progettando insieme, osando insieme, sacrificandosi insieme. Da soli non si cammina più”.
Buona Festa “ti lu Panieri”, Galatone !
Il Sindaco
Flavio Filoni