I comuni contro la discarica. Galatone si allea con Nardò
Dettagli della notizia
Dal Quotidiano del 5 settembre’04
I comuni contro la discarica. Galatone si allea con Nardò
di M.C. Minerva
Si schiera decisamente contro l’ampliamento della discarica di Castellino, Orazio Luigi Vaglio, primo cittadino di Galatone, comune confinante con il territorio di Nardò. “Non vogliamo quella discarica - sentenzia il sindaco con un tono che non ammette repliche- da anni si combatte perché venga chiusa. Adesso, questa proposta di ampliamento è veramente inaccettabile. Perciò, assicureremo pieno sostegno al primo cittadino di Nardò”. Quest’ultimo ha addirittura minacciato di dimettersi, se dovesse veramente avverarsi quello che ha appena annunciato il governatore della regione Puglia, e cioè ampliare Castellino e chiudere la discarica di Poggiardo.” Secondo il mio parere le dimissione servono a ben poco - incalza Vaglio - per risolvere il problema rifiuti occorre piuttosto una politica di revisione seria, che valuti cause e conseguenze di alcune scelte. La linea del mio governo è chiara e non lascia dubbi: fin da subito ci siamo schierati contro il termovalorizzatore perché riteniamo si tratti di un impianto che non dà sicurezza alle popolazioni. D’altra parte, quattro, cinque anni fa a Galatone animammo una battaglia contro la proposta dell’inceneritore avanzata dall’amministrazione guidata da Miceli” All’epoca, a dire il vero, non solo le opposizioni in consiglio, ma tutta la popolazione insorse contro la sola idea dell’inceneritore eppure c’era tanto di progetto che aveva pure individuato il sito dove sarebbe dovuto sorgere - la zona industriale del paese, in direzione della provinciale per Nardò - ma la rivolta della Minoranza e quella della gente, indusse l’Amministrazione di centro-destra ad accantonare il proposito. Ormai morto e sepolto del tutto, giacchè a governare è adesso proprio il centro-sinistra delatore numero uno della manovra targata Miceli. “Allora mobilitammo le piazze e anche adesso, se è necessario, siamo pronti a farlo per raggiungere il risultato sperato - aggiunge Vaglio - vale a dire la chiusura di Castellino. In questa battaglia, staremo al fianco del sindaco di Nardò, tutti compatti. È vero che le discariche sono servite, ma adesso dobbiamo limitare quanto più possibile il loro uso. Un modo corretto per farlo è puntare sulla raccolta differenziata e quella porta a porta. Anche noi stiamo per partire con questo progetto che, se applicato alla norma ci porterà a ridurre notevolmente il carico di rifiuti da destinare alle discariche. In ogni caso, sono convinto che l’argomento rifiuti non possa essere trattato con approssimazione; bisogna impegnarsi per trovare una soluzione”.
Da qui la proposta di una tavolo di concertazione tra i comuni dell’hinterland neretino. “Credo sia giunto il momento - conclude il primo cittadino di Galatone - di unire le forze. Occorre che gli esponenti dei comuni che ruotano intorno a Nardò si riuniscano attorno ad un tavolo per discutere del problema, che è davvero drammatico, e trovino un modo per portare avanti il discorso rifiuti”.
I comuni contro la discarica. Galatone si allea con Nardò
di M.C. Minerva
Si schiera decisamente contro l’ampliamento della discarica di Castellino, Orazio Luigi Vaglio, primo cittadino di Galatone, comune confinante con il territorio di Nardò. “Non vogliamo quella discarica - sentenzia il sindaco con un tono che non ammette repliche- da anni si combatte perché venga chiusa. Adesso, questa proposta di ampliamento è veramente inaccettabile. Perciò, assicureremo pieno sostegno al primo cittadino di Nardò”. Quest’ultimo ha addirittura minacciato di dimettersi, se dovesse veramente avverarsi quello che ha appena annunciato il governatore della regione Puglia, e cioè ampliare Castellino e chiudere la discarica di Poggiardo.” Secondo il mio parere le dimissione servono a ben poco - incalza Vaglio - per risolvere il problema rifiuti occorre piuttosto una politica di revisione seria, che valuti cause e conseguenze di alcune scelte. La linea del mio governo è chiara e non lascia dubbi: fin da subito ci siamo schierati contro il termovalorizzatore perché riteniamo si tratti di un impianto che non dà sicurezza alle popolazioni. D’altra parte, quattro, cinque anni fa a Galatone animammo una battaglia contro la proposta dell’inceneritore avanzata dall’amministrazione guidata da Miceli” All’epoca, a dire il vero, non solo le opposizioni in consiglio, ma tutta la popolazione insorse contro la sola idea dell’inceneritore eppure c’era tanto di progetto che aveva pure individuato il sito dove sarebbe dovuto sorgere - la zona industriale del paese, in direzione della provinciale per Nardò - ma la rivolta della Minoranza e quella della gente, indusse l’Amministrazione di centro-destra ad accantonare il proposito. Ormai morto e sepolto del tutto, giacchè a governare è adesso proprio il centro-sinistra delatore numero uno della manovra targata Miceli. “Allora mobilitammo le piazze e anche adesso, se è necessario, siamo pronti a farlo per raggiungere il risultato sperato - aggiunge Vaglio - vale a dire la chiusura di Castellino. In questa battaglia, staremo al fianco del sindaco di Nardò, tutti compatti. È vero che le discariche sono servite, ma adesso dobbiamo limitare quanto più possibile il loro uso. Un modo corretto per farlo è puntare sulla raccolta differenziata e quella porta a porta. Anche noi stiamo per partire con questo progetto che, se applicato alla norma ci porterà a ridurre notevolmente il carico di rifiuti da destinare alle discariche. In ogni caso, sono convinto che l’argomento rifiuti non possa essere trattato con approssimazione; bisogna impegnarsi per trovare una soluzione”.
Da qui la proposta di una tavolo di concertazione tra i comuni dell’hinterland neretino. “Credo sia giunto il momento - conclude il primo cittadino di Galatone - di unire le forze. Occorre che gli esponenti dei comuni che ruotano intorno a Nardò si riuniscano attorno ad un tavolo per discutere del problema, che è davvero drammatico, e trovino un modo per portare avanti il discorso rifiuti”.
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