Il Consiglio Comunale si spacca sulla nomina dei revoisori dei conti
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Gravi motivi personali hanno impedito la presenza del Portavoce al consiglio comunale dello scorso 26/04/2006 e pertanto non è stato possibile redigere la consueta sintesi della riunione in vece della quale riportiamo gli articoli pubblicati dalla stampa locale nella odierna edizione
Da "Nuovo Quotidiano di Puglia",
Galatone. È crisi comunale
La maggioranza si incrina sulla nomina dei Revisori
Soffia vento di burrasca sul palazzo di città a Galatone. La maggioranza di centrosinistra, guidata dal sindaco Luigi Vaglio si trova, per l'ennesima volta, in alto mare. Ma, se in passato, alla fine, è riuscita a trovare un approdo sicuro, adesso rischia davvero il naufragio. Maggioranza spaccata, si diceva. Il motivo? La nomina dei revisori dei conti, ultimo punto all'ordine del giorno della seduta del consiglio comunale - in cui si è discusso pure del castello di Fulcignano - di giovedì sera, che ha fatto riaffiorare le due anime della Margherita, partito che, fra l'altro, è espressione del sindaco. Sta di fatto che il consiglio si è concluso molto tardi e con la sorpresa finale dell'abbandono dell'aula di parte della maggioranza, primo cittadino compreso.
In pratica è accaduto questo. In pre consiglio, mercoledì, c'era stato l'accordo di sostenere, come revisori dei conti, un professionista vicino alla Margherita di Carmine Caputo e uno vicino alla Margherita del sindaco e delle altre forze di centro sinistra. Un terzo professionista, invece, sarebbe stato appannaggio della minoranza. Stando a quanto raccontano esponenti vicini alla maggioranza, pochi minuti prima dell'assise cittadina, Caputo ha cambiato le carte in tavola, rivendicando la possibilità di scegliere entrambi i revisori, senza tenere conto delle esigenze degli altri partiti. Si è cercato di rimediare in qualche modo e si è arrivati in consiglio. Il consigliere Paolo Nuzzo ha anche fatto verbalizzare un rinvio del punto all'ordine del giorno, per avere più tempo per discutere della vicenda. Nel frattempo, la seduta a cominciato ad animarsi, soprattutto quando si è capito che la frangia di Caputo non avrebbe fatto passi indietro, probabilmente forte di un accordo con l'opposizione. Allora, Donato Ferrocino, consigliere di maggioranza, dopo aver denunciato la manovra, ha lasciato il suo posto per andarsi a sedere tra il pubblico. A questo punto, il sindaco ha richiamato Ferrocino per farlo tornare, ma quest'ultimo ha lasciato l'aula. Quando si è capito che la maggioranza era diventata minoranza, anche il sindaco Vaglio, Donato Filoni, Mario Filoni, Paolo Nuzzo, Luigi Migliaccio, Giancarlo De Ramundo hanno abbandonato il consiglio. L'ala afferente a Caputo e la minoranza hanno proseguito la seduta è deliberato la nomina dei revisori. Stando così le cose, la frangia più estrema dei D.S., che fa capo a Nuzzo, auspica che il sindaco si dimetta. E, a dire la verità, pare che Vaglio ci stia pensando. Sfiduciato per quanto accaduto pure il presidente del consiglio Mario Filoni, che ha commentato laconico: "Non c'è più dialogo".
La Gazzetta di Lecce
Galatone. La nomina dei revisori dei conti spacca la maggioranza. Il sindaco ed alcuni consiglieri lasciano l'aula.
Incombe il rischio della crisi
Vaglio: "Sto valutando il da farsi". Critici Margherita e D.S.
Galatone - Sulla maggioranza di centro sinistra che governa Galatone soffiano di nuovo venti di crisi. Così come era accaduto circa due mesi fa per quanto concerne la "lottizzazione Rizzi", nel consiglio comunale svoltosi nella serata di mercoledì scorso la coalizione che regge le sorti della città si è spaccata. Sul punto relativo alla nomina dei revisori dei conti. Dopo una breve sospensione nella quale il centrosinistra ha cercato di trovare una intesa in extremis e dopo il vano tentativo, operato dai Democratici di Sinistra, di ottenere un rinvio del punto all'ordine del giorno, il sindaco Luigi Vaglio (Margherita), il presidente del consiglio Mario Filoni (D.S.) e i consiglieri Luigi Migliaccio (Sdi), Paolo Nuzzo (D.S.), Gianfranco De Ramundo (Cattolici e Riformisti), Donato Filoni e Donato Ferrocino (Margherita) hanno abbandonato la assise, lasciando intendere che l'altra parte della maggioranza aveva disatteso gli impegni assunti in precedenza. In aula, di contro, è rimasta l'opposizione, nonché Carmine Caputo, Flavio Filoni, Mariangela Lerario, Giancarlo Rizzo (Margherita), Monica Trianni e Saverio Schinzari (Uniti per Galatone), che hanno proceduto alla votazione, nominando revisori dei conti M. Grazia Rusponi, Luca Nico e Carlo Tuma. "La situazione è palesemente dedicata - dice il sindaco Luigi Vaglio - In queste ore sto riflettendo sul da farsi per il bene della città e di tutta la coalizione. L'intero centrosinistra, dal canto suo, è chiamato ad analizzare quanto è accaduto ieri e a valutare le strade da seguire. Nella votazione sui revisori dei conti non avevo nomi da perorare, ma era mio dovere difendere la logica collegiale che non può venire meno in una maggioranza". "Nelle ultime elezioni politiche, a Galatone, il centrosinistra ha ceduto terreno al centrodestra - afferma dal canto suo, il consigliere provinciale Carmine Caputo - Occorre interrogarsi sul perché di questo risultato negativo ed operare delle scelte coraggiose per dare nuovo slancio alla coalizione. Qualora ciò non dovesse accadere, bisognerebbe trarre le logiche conseguenze. Per quanto concerne la nomina dei revisori dei conti nessuna intesa ufficiale era stata raggiunta dalla Margherita". Nella serata di oggi, intanto, dovrebbe riunirsi il direttivo dei D. S. A quanto pare, il gruppo facente capo a Paolo Nuzzo sosterrà la tesi secondo la quale si è esaurita la spinta propulsiva della maggioranza e che non esistano i margini per proseguire l'attuale esperienza di governo. Nel partito della "Quercia", però, c'è chi ritiene che esistano ancora i margini per ricucire lo strappo.
Da "Nuovo Quotidiano di Puglia",
Galatone. È crisi comunale
La maggioranza si incrina sulla nomina dei Revisori
Soffia vento di burrasca sul palazzo di città a Galatone. La maggioranza di centrosinistra, guidata dal sindaco Luigi Vaglio si trova, per l'ennesima volta, in alto mare. Ma, se in passato, alla fine, è riuscita a trovare un approdo sicuro, adesso rischia davvero il naufragio. Maggioranza spaccata, si diceva. Il motivo? La nomina dei revisori dei conti, ultimo punto all'ordine del giorno della seduta del consiglio comunale - in cui si è discusso pure del castello di Fulcignano - di giovedì sera, che ha fatto riaffiorare le due anime della Margherita, partito che, fra l'altro, è espressione del sindaco. Sta di fatto che il consiglio si è concluso molto tardi e con la sorpresa finale dell'abbandono dell'aula di parte della maggioranza, primo cittadino compreso.
In pratica è accaduto questo. In pre consiglio, mercoledì, c'era stato l'accordo di sostenere, come revisori dei conti, un professionista vicino alla Margherita di Carmine Caputo e uno vicino alla Margherita del sindaco e delle altre forze di centro sinistra. Un terzo professionista, invece, sarebbe stato appannaggio della minoranza. Stando a quanto raccontano esponenti vicini alla maggioranza, pochi minuti prima dell'assise cittadina, Caputo ha cambiato le carte in tavola, rivendicando la possibilità di scegliere entrambi i revisori, senza tenere conto delle esigenze degli altri partiti. Si è cercato di rimediare in qualche modo e si è arrivati in consiglio. Il consigliere Paolo Nuzzo ha anche fatto verbalizzare un rinvio del punto all'ordine del giorno, per avere più tempo per discutere della vicenda. Nel frattempo, la seduta a cominciato ad animarsi, soprattutto quando si è capito che la frangia di Caputo non avrebbe fatto passi indietro, probabilmente forte di un accordo con l'opposizione. Allora, Donato Ferrocino, consigliere di maggioranza, dopo aver denunciato la manovra, ha lasciato il suo posto per andarsi a sedere tra il pubblico. A questo punto, il sindaco ha richiamato Ferrocino per farlo tornare, ma quest'ultimo ha lasciato l'aula. Quando si è capito che la maggioranza era diventata minoranza, anche il sindaco Vaglio, Donato Filoni, Mario Filoni, Paolo Nuzzo, Luigi Migliaccio, Giancarlo De Ramundo hanno abbandonato il consiglio. L'ala afferente a Caputo e la minoranza hanno proseguito la seduta è deliberato la nomina dei revisori. Stando così le cose, la frangia più estrema dei D.S., che fa capo a Nuzzo, auspica che il sindaco si dimetta. E, a dire la verità, pare che Vaglio ci stia pensando. Sfiduciato per quanto accaduto pure il presidente del consiglio Mario Filoni, che ha commentato laconico: "Non c'è più dialogo".
La Gazzetta di Lecce
Galatone. La nomina dei revisori dei conti spacca la maggioranza. Il sindaco ed alcuni consiglieri lasciano l'aula.
Incombe il rischio della crisi
Vaglio: "Sto valutando il da farsi". Critici Margherita e D.S.
Galatone - Sulla maggioranza di centro sinistra che governa Galatone soffiano di nuovo venti di crisi. Così come era accaduto circa due mesi fa per quanto concerne la "lottizzazione Rizzi", nel consiglio comunale svoltosi nella serata di mercoledì scorso la coalizione che regge le sorti della città si è spaccata. Sul punto relativo alla nomina dei revisori dei conti. Dopo una breve sospensione nella quale il centrosinistra ha cercato di trovare una intesa in extremis e dopo il vano tentativo, operato dai Democratici di Sinistra, di ottenere un rinvio del punto all'ordine del giorno, il sindaco Luigi Vaglio (Margherita), il presidente del consiglio Mario Filoni (D.S.) e i consiglieri Luigi Migliaccio (Sdi), Paolo Nuzzo (D.S.), Gianfranco De Ramundo (Cattolici e Riformisti), Donato Filoni e Donato Ferrocino (Margherita) hanno abbandonato la assise, lasciando intendere che l'altra parte della maggioranza aveva disatteso gli impegni assunti in precedenza. In aula, di contro, è rimasta l'opposizione, nonché Carmine Caputo, Flavio Filoni, Mariangela Lerario, Giancarlo Rizzo (Margherita), Monica Trianni e Saverio Schinzari (Uniti per Galatone), che hanno proceduto alla votazione, nominando revisori dei conti M. Grazia Rusponi, Luca Nico e Carlo Tuma. "La situazione è palesemente dedicata - dice il sindaco Luigi Vaglio - In queste ore sto riflettendo sul da farsi per il bene della città e di tutta la coalizione. L'intero centrosinistra, dal canto suo, è chiamato ad analizzare quanto è accaduto ieri e a valutare le strade da seguire. Nella votazione sui revisori dei conti non avevo nomi da perorare, ma era mio dovere difendere la logica collegiale che non può venire meno in una maggioranza". "Nelle ultime elezioni politiche, a Galatone, il centrosinistra ha ceduto terreno al centrodestra - afferma dal canto suo, il consigliere provinciale Carmine Caputo - Occorre interrogarsi sul perché di questo risultato negativo ed operare delle scelte coraggiose per dare nuovo slancio alla coalizione. Qualora ciò non dovesse accadere, bisognerebbe trarre le logiche conseguenze. Per quanto concerne la nomina dei revisori dei conti nessuna intesa ufficiale era stata raggiunta dalla Margherita". Nella serata di oggi, intanto, dovrebbe riunirsi il direttivo dei D. S. A quanto pare, il gruppo facente capo a Paolo Nuzzo sosterrà la tesi secondo la quale si è esaurita la spinta propulsiva della maggioranza e che non esistano i margini per proseguire l'attuale esperienza di governo. Nel partito della "Quercia", però, c'è chi ritiene che esistano ancora i margini per ricucire lo strappo.
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