Il museo religioso diffuso

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Nell’Estate Galatea 2004 il“Museo Diffuso”, innovativa forma di fruizione dei più pregevoli monumenti di Galatone propria di un progetto culturale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Lecce e dell’ Amministrazione comunale, diviene Museo Religioso Diffuso. Con questa iniziativa la Chiesa Madre, il santuario del SS. Crocifisso, le chiese di S. Sebastiano, S.Giovanni, S. Pietro, il Sedile e il Palazzo Belmonte Pignatelli diventano siti di ricettività culturale con esposizioni su vari temi. Il filone di questo primo anno di vita del progetto è l’arte sacra. Ecco dunque che dopo la mostra iconografica su “la Madonna del Rosario, altari e dipinti dell’artista del XVI sec. D.A. D’Orlando che ha inaugurato il Museo diffuso, dal 30 luglio all’8 agosto, la chiesa di S. Sebastiano ospiterà una esposizione dedicata agli arredi sacri nell’Età Barocca. Allestita in collaborazione con il museo provinciale Castromediano e la parrocchia di S.Maria Assunta di Galatone, la raccolta propone oggetti del 1600 sino al 1900.: pianete paliotti, veli omerali, abiti canonicali, candelieri, baldacchini, paramenti per celebrazioni liturgiche e altro ancora. Tra i pezzi più antichi spicca la croce astile da processione del 1622, concessa da don Giuseppe Casciaro, parroco della Chiesa Madre, considerata una delle più belle di tutta la diocesi. Meravigliosi i candelieri e l’ostensorio del ’700 appartenenti al Santuario del SS. Crocifisso, in argento lavorato a cesello, a sbalzo, a bulino.Bellissimo anche l’evangelario con copertina di velluto rosso su cui risalta la raffigurazione in argento lavorato a sbalzo del miracolo del SS. Crocifisso del 2 luglio 1621 “… ad ore 23 in circa stavano prostrati davanti la detta benedetta Immagine da dieci cittadini i quali per mezzo di sante preghiere a quella i lor bisogni spiegavano, … si vide il taffittà col quale stava coverto quel prezioso, e santo aspetto, che si moveva senza che ci fusse un minimo venticello, e così si scoprì un poco di quel devoto ritratto il quale comparendo cominciò subito a muover la sinistra mano, e con quella si levò in tutto e per tutto davanti il suo divin sembiante lo stesso taffittà; e poi in un subito con l’istessa mano, dove prima lo ridusse, calando quel miracoloso, e giocosissimo volto…”. Nella mostra sarà esposto un antico reliquiario della fine del ‘500 , inventariato già negli atti di visita del vescovo Cesare Bovio nel 1579, con le reliquie di S.Agata e S. Mauro e la teca con i resti di San Felice, donati dal vescovo Girolamo de Franchis. Incantevoli le pianete e le dalmatiche in pregiati tessuti con ricami preziosi in oro, seta e argento. La mostra verrà inaugurata nella chiesa di S. Sebastiano alle ore 20.30 del 30 luglio alla presenza del presidente della Provincia Giovanni Pellegrino, del direttore del Museo Castromediano Antonio Cassiano e della professoressa Regina Poso. L’esposizione sarà aperta al pubblico sino all’16 agosto con orario: 9/13-17/23

in allegato alcune immagini di oggetti in mostra


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