Comune di Galatonele grazie e Terra d'Arneo in commissione
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Convento della Madonna delle Grazie e Consorzio Terra D’Arneo i due temi al centro della riunione tenutasi nel palazzo municipale tra 1^ Commissione (competente per Assetto del territorio, Urbanistica, Lavori Pubblici, Capitolato d’appalto,Contratti e Contenziosi, Viabilità e Traffico e presieduta dal vice presidente del Consiglio Comunale, Mario Filoni) e 3^ Commissione (competente per Scuola Cultura, Politiche Giovanili, Sport, Assistenza e Sicurezza sociali e Servizi Pubblici e presieduta dal consigliere Giancarlo Rizzo).
Vivace il dibattito che ha animato l’assise durante il confronto sul declassamento del Convento della Grazia, che ricordiamo sarebbe stato deciso dalla curia provinciale per tre motivi:
- i due frati assegnati al convento vivevano uno stato di solitudine contrario precetto della fratellanza e della vita comunitaria proprio dei Frati Minori,
- il calo delle vocazioni che non consente di ampliare la comunità francescana di Galatone
- la struttura edile necessita di ingenti lavori di risanamento, ristrutturazione ed adeguamento alle norme di legge per un costo insostenibile per le risorse economiche della Curia, proprietaria dell’edificio.
- La chiesa della Madonna della Grazia invece continuerà a vivere rimanendo luogo di culto dove celebrare la SS. Messa.
Tutto questo si evince dalla corrispondenza che il Sindaco Vaglio, a suo tempo, ha scambiato con il Ministro provinciale dei Frati, Fr. Agostino Buccoliero, per avere spiegazioni circa l’ipotesi di declassamento de “La Grazia” e valutare i possibili margini di intervento per impedire una scelta tanto triste per l’intera comunità galatonese. Durante la riunione delle Commissioni sono emerse due ipotesi: una proposta dal consigliere Giuseppe D’Oria, che ha suggerito la redazione da parte del Comune di un piano di recupero e di reperimento dei finanziamenti (come fu fatto per il Santuario del SS. Crocifisso e la chiesa Madre) e sulla scorta di tale progetto lo studio di una forma opportuna di fruizione da parte dei Frati Minori o, più in generale, di ospitalità di religiosi e laici; l’altra proposta viene dal consigliere Roberto Maglio che, preso atto dell’attaccamento della cittadinanza ai frati e del loro alto valore morale e spirituale, punta sulla costituzione di un comitato che rappresenti tutta la città coinvolgendo anche l’Amministrazione Comunale. Compito del comitato indurre il Ministro provinciale Buccoliero a riconsiderare la scelta operata, sulla scorta dell’aiuto che l’Amministrazione si impegna a offrire nella ricerca di tutti i possibili percorsi per ottenere i finanziamenti per l’adeguamento dell’edificio. A questi potrebbe anche aggiungersi un eventuale contributo da parte dei cittadini stessi. Le Commissioni hanno votato a favore di questo secondo percorso.
L’altro tema su cui le Commissioni erano chiamate a esprimersi ha visto il rigetto del piano di contribuzione Terra d’Arneo. Dopo la relazione dell’assessore Vito Baglivo, lo strumento è stato respinto sia nel metodo che nel merito. Come evidenziato dall’intervento di Baglivo e avallato a termini di legge dal consigliere D’Oria (sentenza 08960 del 14/10/96 della Corte di Cassazione a Sezioni Unificate), il piano di riparto è stato giudicato vacante dell’imprescindibile componente di concertazione tra Comuni e Consorzio e squilibrato nel rapporto tra oneri e benefici derivanti dalle opere di bonifica.
Vivace il dibattito che ha animato l’assise durante il confronto sul declassamento del Convento della Grazia, che ricordiamo sarebbe stato deciso dalla curia provinciale per tre motivi:
- i due frati assegnati al convento vivevano uno stato di solitudine contrario precetto della fratellanza e della vita comunitaria proprio dei Frati Minori,
- il calo delle vocazioni che non consente di ampliare la comunità francescana di Galatone
- la struttura edile necessita di ingenti lavori di risanamento, ristrutturazione ed adeguamento alle norme di legge per un costo insostenibile per le risorse economiche della Curia, proprietaria dell’edificio.
- La chiesa della Madonna della Grazia invece continuerà a vivere rimanendo luogo di culto dove celebrare la SS. Messa.
Tutto questo si evince dalla corrispondenza che il Sindaco Vaglio, a suo tempo, ha scambiato con il Ministro provinciale dei Frati, Fr. Agostino Buccoliero, per avere spiegazioni circa l’ipotesi di declassamento de “La Grazia” e valutare i possibili margini di intervento per impedire una scelta tanto triste per l’intera comunità galatonese. Durante la riunione delle Commissioni sono emerse due ipotesi: una proposta dal consigliere Giuseppe D’Oria, che ha suggerito la redazione da parte del Comune di un piano di recupero e di reperimento dei finanziamenti (come fu fatto per il Santuario del SS. Crocifisso e la chiesa Madre) e sulla scorta di tale progetto lo studio di una forma opportuna di fruizione da parte dei Frati Minori o, più in generale, di ospitalità di religiosi e laici; l’altra proposta viene dal consigliere Roberto Maglio che, preso atto dell’attaccamento della cittadinanza ai frati e del loro alto valore morale e spirituale, punta sulla costituzione di un comitato che rappresenti tutta la città coinvolgendo anche l’Amministrazione Comunale. Compito del comitato indurre il Ministro provinciale Buccoliero a riconsiderare la scelta operata, sulla scorta dell’aiuto che l’Amministrazione si impegna a offrire nella ricerca di tutti i possibili percorsi per ottenere i finanziamenti per l’adeguamento dell’edificio. A questi potrebbe anche aggiungersi un eventuale contributo da parte dei cittadini stessi. Le Commissioni hanno votato a favore di questo secondo percorso.
L’altro tema su cui le Commissioni erano chiamate a esprimersi ha visto il rigetto del piano di contribuzione Terra d’Arneo. Dopo la relazione dell’assessore Vito Baglivo, lo strumento è stato respinto sia nel metodo che nel merito. Come evidenziato dall’intervento di Baglivo e avallato a termini di legge dal consigliere D’Oria (sentenza 08960 del 14/10/96 della Corte di Cassazione a Sezioni Unificate), il piano di riparto è stato giudicato vacante dell’imprescindibile componente di concertazione tra Comuni e Consorzio e squilibrato nel rapporto tra oneri e benefici derivanti dalle opere di bonifica.
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