Santuario del SS.mo Crocifisso: chiesa giubilare
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Ricorrendo il terzo centenario della consacrazione della chiesa, avvenuta il 18 gennaio 1711, la PENITENZIERIA APOSTOLICA su richiesta del del vescovo di Nardò Gallipoli Mons. Domenico Caliandro,il 21 dicembre 2010, per mandato del Sommo Pontefice Benedetto XVI, ha indetto l’anno giubilare con annessa indulgenza plenaria.
PENITENZIERIA APOSTOLICA
BEATISSIMO PADRE
Domenico Caliandro, Vescovo di Nardò-Gallipoli, rispettosamente comunica che il 18 gennaio, è stata dedicata una chiesa a Dio onnipotente, in onore del SS.mo Crocifisso della Pietà, da Antonio Sanfelice, allora vescovo di Nardò, la quale è stata elevata alla dignità di santuario dal papa Pio VI nel 1796. Per celebrare degnamente questa tri-secolare fausta memoria, si faranno speciali sacre celebrazioni e pellegrinaggi, in modo che i fedeli sollevino le proprie anime con i sacramenti della Riconciliazione e della SS.ma Eucaristia, e alimentino una sincera devozione verso Gesù Crocifisso. Affinché poi più facilmente e più abbondantemente essi ottengano frutti spirituali, l’Ecc.mo intercessore implora con fiducia dalla tua Santità il dono dell’indulgenza con valore di giubileo. E Dio ect.
Il 21 dicembre 2010 la PENITENZIERIA APOSTOLICA, per mandato del Sommo Pontefice, concede l’anno giubilare con annessa indulgenza plenaria alle consuete condizioni convenientemente soddisfatte (confessione sacramentale, comunione e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai fedeli sinceramente pentiti, i quali abbiano visitato in pellegrinaggio il Santuario del SS.mo Crocifisso della Pietà, e qui abbiano partecipato con devozione alle celebrazioni giubilari col dedicarsi a formule di preghiera già fissate o almeno a meditazioni per un congruo spazio di tempo davanti al SS.mo Crocifisso della Pietà, da concludere con il Padre Nostro, con il Credo, con preghiere a Gesù Crocifisso e a Maria Vergine Addolorata. Gli anziani, gli ammalati e quanti per legittimo motivo non possono uscire da casa, uniti con animo devoto a quelli che partecipano al pellegrinaggio, potranno ugualmente lucrare l’indulgenza plenaria, purché, manifestato il dolore per ogni peccato e l’intenzione di soddisfare quanto prima possibile le tre consuete condizioni, abbiano recitato devotamente le preghiere di cui sopra, davanti ad un piccolo Crocifisso, dopo aver offerto umilmente alla Misericordia di Dio le proprie sofferenze o le difficoltà della propria vita. Affinché dunque l’accesso per ottenere il perdono di Dio attraverso il potere delle chiavi della Chiesa riesca più facilmente secondo la carità pastorale, questa Penitenzieria chiede con premura che sacerdoti abilitati a ricevere le confessioni si dedichino alla celebrazione del Sacramento della penitenza nel santuario giubilare. Con efficacia immediata per quest’occasione, purché nulla vi si opponga.
FORTUNATUS S.R.E. Card. BALDELLI Paenitentiarius Maior
Ioannes Franciscus Girotti,O.F.M. Conv. Ep. Tit. Metensis, Regens